E’ Pasqua

Sembrerà strano ma anche quest’anno è Pasqua. In questi giorni così desolati, difficili, risuona l’annuncio pasquale che tutti coinvolge: Gesù è risorto, ha vinto la morte. L’ultima parola che viene pronunciata sulla vita dell’uomo non è parola di morte ma di vita. In questo lungo periodo di ferie senza feste il rischio è proprio quello di non accorgersi che l’annuncio dei discepoli che da duemila anni viene ridetto ha la capacità di dare alla nostra vita una speranza certa. Tante sono le prove, le difficoltà, i dolori ma nulla è più nefasto che perdere la speranza, di tenere chiuse le porte del nostro cuore per paura, per egoismo.

Viene Gesù, anche quest’anno 
il primo giorno della settimana 
mentre sono chiuse le porte, 
la fede riconosce il Signore, 
la casa ospita la gioia. 
E la speranza! Ah, la speranza!

Ha detto il nostro vescovo nell’omelia alla messa ‘in Coena Domini’ del giovedì santo, che c’è una parola anche per la nostra comunità cristiana:

E la parola è questa: la comunità deludente e imperfetta, proprio questa Chiesa, custodisce quello che ha ricevuto dal Signore e che dall’apostolo è stato trasmesso. Proprio questa comunità che molti hanno lasciato, delusi nelle loro aspettative o pretese, che molti hanno contestato, che è di moda irridere e squalificare, proprio questa Chiesa celebra l’eucaristia e diventa un cuore solo e un’anima sola per annunciare la morte del Signore, finché egli venga. Proprio questa Chiesa che molti hanno criticato perché ha raccomandato la prudenza in questo periodo, fino a rinunciare alle assemblee liturgiche e molti hanno criticato perché non è stata abbastanza prudente, e molti hanno criticato perché non è riuscita a convincere Dio a qualche miracolo spettacolare e molti hanno criticato perché continua a desiderare la convocazione festosa dei fedeli nella celebrazione eucaristica, mentre dovrebbe rassegnarsi a dichiarare fallimento e a tacere, proprio questa Chiesa è la comunità che si vuole convertire e incamminarsi fiduciosa per una nuova umiltà e tenacia nell’annuncio del Vangelo a tutti, fino ai confini della terra.

Ecco la parola per noi: che la presenza di Gesù Risorto sia capace di convertire il nostro cuore e di farci ancora di nuovo testimoni della gioia pasquale.