Veglia di Pasqua

Benedizione del fuoco: – Letto

S.            O Dio vieni a salvarmi,
T.            Signore vieni presto in mio aiuto.
S.            Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo
T.            Come ere nel principio, ora e sempre, nei secoli dei secoli; amen.
S.            Lode a te, Signore, Re di eterna gloria.
T.            Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

Lucernario: IN QUESTA OSCURITA’

In questa oscurità, il fuoco che accendi
non si spegne mai, non si spegne mai.
In questa oscurità, il fuoco che accendi
non si spegne mai, non si spegne mai.

Preconio:  – Letto – Cantato

S.            Esultino i cuori … per tutti i secoli dei secoli.
T.            Amen
T.            Pasqua è gioia, Pasqua è luce, vinta è
l’ombra della morte. La vittoria di Gesù ci
riscatta a libertà. Cielo esulta, terra canta
per la nuova creazione, l’inno di grazie risuoni.
S.            Il signore sia con voi.
T.            E con il tuo spirito
S.            In alto i nostri cuori.
T.            Sono ricolti al Signore.
S.            Rendiamo grazie al Signore nostro Dio
T.            E’ cosa buona e giusta.
S.            E’ veramente … ma inviato dal cielo.
T.            Luce di Cristo, Luce del mondo. – Cantato
S.            Al pascolo … si avverano in Cristo.
T.            Luce di Cristo, Luce del mondo. – Cantato
S.            Ecco: in questa … conquista la vita perenne.
T.            Luce di Cristo, Luce del mondo. – Cantato
S.            Ecco: ogni culto … profetici di vari millenni.
T.            Luce di Cristo, Luce del mondo. – Cantato
S.            Come ai magi … nei secoli dei secoli.
T.            Amen
T.            A te salga questo osanna, nostra offerta
                che si unisce al concerto di lassù, dove
                eterna gioia sarà. Cristo è vita, vera pace,
                ha le chiavi della morte.
                Gloria a te, Padre, nei secoli.

sottofondo musicale

I LETTURA – dal libro della Genesi

In principio Dio creò il cielo e la terra. La terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l’abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque. Dio disse: «Sia la luce!». E la luce fu. Dio vide che la luce era cosa buona e Dio separò la luce dalle tenebre. Dio chiamò la luce giorno, mentre chiamò le tenebre notte. E fu sera e fu mattina: giorno primo. Dio disse: «Sia un firmamento in mezzo alle acque per separare le acque dalle acque». Dio fece il firmamento e separò le acque che sono sotto il firmamento dalle acque che sono sopra il firmamento. E così avvenne. Dio chiamò il firmamento cielo. E fu sera e fu mattina: secondo giorno. Dio disse: «Le acque che sono sotto il cielo si raccolgano in un unico luogo e appaia l’asciutto». E così avvenne. Dio chiamò l’asciutto terra, mentre chiamò la massa delle acque mare. Dio vide che era cosa buona. Dio disse: «La terra produca germogli, erbe che producono seme e alberi da frutto, che fanno sulla terra frutto con il seme, ciascuno secondo la propria specie». E così avvenne. E la terra produsse germogli, erbe che producono seme, ciascuna secondo la propria specie, e alberi che fanno ciascuno frutto con il seme, secondo la propria specie. Dio vide che era cosa buona. E fu sera e fu mattina: terzo giorno. Dio disse: «Ci siano fonti di luce nel firmamento del cielo, per separare il giorno dalla notte; siano segni per le feste, per i giorni e per gli anni e siano fonti di luce nel firmamento del cielo per illuminare la terra». E così avvenne. E Dio fece le due fonti di luce grandi: la fonte di luce maggiore per governare il giorno e la fonte di luce minore per governare la notte, e le stelle. Dio le pose nel firmamento del cielo per illuminare la terra e per governare il giorno e la notte e per separare la luce dalle tenebre. Dio vide che era cosa buona. E fu sera e fu mattina: quarto giorno. Dio disse: «Le acque brulichino di esseri viventi e uccelli volino sopra la terra, davanti al firmamento del cielo». Dio creò i grandi mostri marini e tutti gli esseri viventi che guizzano e brulicano nelle acque, secondo la loro specie, e tutti gli uccelli alati, secondo la loro specie. Dio vide che era cosa buona. Dio li benedisse: «Siate fecondi e moltiplicatevi e riempite le acque dei mari; gli uccelli si moltiplichino sulla terra». E fu sera e fu mattina: quinto giorno. Dio disse: «La terra produca esseri viventi secondo la loro specie: bestiame, rettili e animali selvatici, secondo la loro specie». E così avvenne. Dio fece gli animali selvatici, secondo la loro specie, il bestiame, secondo la propria specie, e tutti i rettili del suolo, secondo la loro specie. Dio vide che era cosa buona. Dio disse: «Facciamo l’uomo a nostra immagine, secondo la nostra somiglianza: dòmini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutti gli animali selvatici e su tutti i rettili che strisciano sulla terra». / E Dio creò l’uomo a sua immagine; / a immagine di Dio lo creò: / maschio e femmina li creò. / Dio li benedisse e Dio disse loro: / «Siate fecondi e moltiplicatevi, / riempite la terra e soggiogatela, / dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e su ogni essere vivente che striscia sulla terra». Dio disse: «Ecco, io vi do ogni erba che produce seme e che è su tutta la terra, e ogni albero fruttifero che produce seme: saranno il vostro cibo. A tutti gli animali selvatici, a tutti gli uccelli del cielo e a tutti gli esseri che strisciano sulla terra e nei quali è alito di vita, io do in cibo ogni erba verde». E così avvenne. Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona. E fu sera e fu mattina: sesto giorno. Così furono portati a compimento il cielo e la terra e tutte le loro schiere. Dio, nel settimo giorno, portò a compimento il lavoro che aveva fatto e cessò nel settimo giorno da ogni suo lavoro che aveva fatto. Dio benedisse il settimo giorno e lo consacrò.

Salmello I:  – Letto

S.            Tuoi sono i cieli, Signore, tua è la terra,
T.            tu hai fondato il mondo e quanto contiene.
S.            Canterò senza fine le tue grazie,
                con la tua bocca annuncerò
                la tua fedeltà nei secoli.
T.            Tu hai fondato il mondo e quanto contiene.

II LETTURA – dal libro della Genesi

In quei giorni. Dio mise alla prova Abramo e gli disse: «Abramo!». Rispose: «Eccomi!». Riprese: «Prendi tuo figlio, il tuo unigenito che ami, Isacco, va’ nel territorio di Mòria e offrilo in olocausto su di un monte che io ti indicherò». Abramo si alzò di buon mattino, sellò l’asino, prese con sé due servi e il figlio Isacco, spaccò la legna per l’olocausto e si mise in viaggio verso il luogo che Dio gli aveva indicato. Il terzo giorno Abramo alzò gli occhi e da lontano vide quel luogo. Allora Abramo disse ai suoi servi: «Fermatevi qui con l’asino; io e il ragazzo andremo fin lassù, ci prostreremo e poi ritorneremo da voi». Abramo prese la legna dell’olocausto e la caricò sul figlio Isacco, prese in mano il fuoco e il coltello, poi proseguirono tutti e due insieme. Isacco si rivolse al padre Abramo e disse: «Padre mio!». Rispose: «Eccomi, figlio mio». Riprese: «Ecco qui il fuoco e la legna, ma dov’è l’agnello per l’olocausto?». Abramo rispose: «Dio stesso si provvederà l’agnello per l’olocausto, figlio mio!». Proseguirono tutti e due insieme. Così arrivarono al luogo che Dio gli aveva indicato; qui Abramo costruì l’altare, collocò la legna, legò suo figlio Isacco e lo depose sull’altare, sopra la legna. Poi Abramo stese la mano e prese il coltello per immolare suo figlio. Ma l’angelo del Signore lo chiamò dal cielo e gli disse: «Abramo, Abramo!». Rispose: «Eccomi!». L’angelo disse: «Non stendere la mano contro il ragazzo e non fargli niente! Ora so che tu temi Dio e non mi hai rifiutato tuo figlio, il tuo unigenito». Allora Abramo alzò gli occhi e vide un ariete, impigliato con le corna in un cespuglio. Abramo andò a prendere l’ariete e lo offrì in olocausto invece del figlio. Abramo chiamò quel luogo «Il Signore vede»; perciò oggi si dice: «Sul monte il Signore si fa vedere». L’angelo del Signore chiamò dal cielo Abramo per la seconda volta e disse: «Giuro per me stesso, oracolo del Signore: perché tu hai fatto questo e non hai risparmiato tuo figlio, il tuo unigenito, io ti colmerò di benedizioni e renderò molto numerosa la tua discendenza, come le stelle del cielo e come la sabbia che è sul lido del mare; la tua discendenza si impadronirà delle città dei nemici. Si diranno benedette nella tua discendenza tutte le nazioni della terra, perché tu hai obbedito alla mia voce». Abramo tornò dai suoi servi; insieme si misero in cammino verso Bersabea e Abramo abitò a Bersabea.

SALMELLO Cfr. Sal 49,14.1

Offri a Dio un sacrificio di lode e
        sciogli all’Altissimo i tuoi voti
V. Parla il Signore, Dio degli dèi,
convoca la terra; e tu
          sciogli all’altissimo i tuoi voti.

III LETTURA Es 12,1-11

In quei giorni. Il Signore disse a Mosè e ad Aronne in terra d’Egitto: «Questo mese sarà per voi l’inizio dei mesi, sarà per voi il primo mese dell’anno. Parlate a tutta la comunità d’Israele e dite: “Il dieci di questo mese ciascuno si procuri un agnello per famiglia, un agnello per casa. Se la famiglia fosse troppo piccola per un agnello, si unirà al vicino, il più prossimo alla sua casa, secondo il numero delle persone; calcolerete come dovrà essere l’agnello secondo quanto ciascuno può mangiarne. Il vostro agnello sia senza difetto, maschio, nato nell’anno; potrete sceglierlo tra le pecore o tra le capre e lo conserverete fino al quattordici di questo mese: allora tutta l’assemblea della comunità d’Israele lo immolerà al tramonto. Preso un po’ del suo sangue, lo porranno sui due stipiti e sull’architrave delle case nelle quali lo mangeranno. In quella notte ne mangeranno la carne arrostita al fuoco; la mangeranno con azzimi e con erbe amare. Non lo mangerete crudo, né bollito nell’acqua, ma solo arrostito al fuoco, con la testa, le zampe e le viscere. Non ne dovete far avanzare fino al mattino: quello che al mattino sarà avanzato, lo brucerete nel fuoco. Ecco in qual modo lo mangerete: con i fianchi cinti, i sandali ai piedi, il bastone in mano; lo mangerete in fretta. È la Pasqua del Signore!”».  

Salmello II:  – Letto

S.            Offri a Dio un sacrificio di lode e
T.            sciogli all’Altissimo i tuoi voti.
S.            Parla il Signore, Dio degli dei,
                convoca la terra; e tu
T.            sciogli all’Altissimo i tuoi voti.

Cantico:  – Letto – Cantato

‘1.           Benedetto sei tu, Signore, Dio dei padri nostri.
T.            Degno di lode e di gloria nei secoli – Cantato
‘2.           Benedetto il tuo nome glorioso e santo.
‘3.           Benedetto sei tu nel tuo tempio santo e glorioso.
‘4.           Benedetto sei tu sul trono del tuo regno.
‘5.           Benedite, opere del Signore, il Signore.

IV LETTURA – dal libro dell’Esodo

In quei giorni. Gli Israeliti, armati, uscirono dalla terra d’Egitto. Mosè prese con sé le ossa di Giuseppe, perché questi aveva fatto prestare un solenne giuramento agli Israeliti, dicendo: «Dio, certo, verrà a visitarvi; voi allora vi porterete via le mie ossa». Partirono da Succot e si accamparono a Etam, sul limite del deserto. Il Signore marciava alla loro testa di giorno con una colonna di nube, per guidarli sulla via da percorrere, e di notte con una colonna di fuoco, per far loro luce, così che potessero viaggiare giorno e notte. Di giorno la colonna di nube non si ritirava mai dalla vista del popolo, né la colonna di fuoco durante la notte. Il Signore disse a Mosè: «Comanda agli Israeliti che tornino indietro e si accampino davanti a Pi-Achiròt, tra Migdol e il mare, davanti a Baal-Sefòn; di fronte a quel luogo vi accamperete presso il mare. Il faraone penserà degli Israeliti: “Vanno errando nella regione; il deserto li ha bloccati!”. Io renderò ostinato il cuore del faraone, ed egli li inseguirà; io dimostrerò la mia gloria contro il faraone e tutto il suo esercito, così gli Egiziani sapranno che io sono il Signore!». Ed essi fecero così. Quando fu riferito al re d’Egitto che il popolo era fuggito, il cuore del faraone e dei suoi ministri si rivolse contro il popolo. Dissero: «Che cosa abbiamo fatto, lasciando che Israele si sottraesse al nostro servizio?». Attaccò allora il cocchio e prese con sé i suoi soldati. Prese seicento carri scelti e tutti i carri d’Egitto con i combattenti sopra ciascuno di essi. Il Signore rese ostinato il cuore del faraone, re d’Egitto, il quale inseguì gli Israeliti mentre gli Israeliti uscivano a mano alzata.

Cantico di Mosè: CANTO DI LIBERAZIONE

Voglio cantare in onore di Dio
perché mirabile e la sua gloria
amore, forza e mio canto è il Signore
solo a lui devo la mia salvezza:
Io esalterò, e il Dio di mio padre
Stettero immobili le acque divise
per riscattare il tuo popolo, o Dio
poi l’ira tua volò sopra il mar Rosso,
carri ed esercito di Faraone,
fior di guerrieri sommersero l’onde
Disse il nemico: io l’inseguirò,
raggiungerò la mia preda Israele,
sguainerò la mia spada rovente,
dividerò il bottino dei vinti,
la mia mano li sterminerà
Ma l’ira tua soffiò sopra il mar Rosso,
acque immense copriron le schiere
si riversarono ad un tuo gesto
e ricoprirono carri e guerrieri
che come pietre raggiunsero il fondo
Chi è come te fra gli dei, Signore,
chi è come te maestoso e potente
che operasti un prodigio grandioso
la tua destra stendesti o Dio
il mare apristi a salvare i tuoi servi
Questo tuo popolo, che hai riscattato,
ora lo guidi tu solo benigno
con forza e amore lo stai conducendo
alla tua santa dimora divina
che le tue mani, Signore, han fondato.

V LETTURA – del profeta Isaia

Così dice il Signore Dio: / «Questa è la sorte dei servi del Signore, / quanto spetta a loro da parte mia. / Oracolo del Signore. / O voi tutti assetati, venite all’acqua, / voi che non avete denaro, venite, / comprate e mangiate; venite, comprate / senza denaro, senza pagare, vino e latte. / Perché spendete denaro per ciò che non è pane, / il vostro guadagno per ciò che non sazia? / Su, ascoltatemi e mangerete cose buone / e gusterete cibi succulenti. / Porgete l’orecchio e venite a me, / ascoltate e vivrete. / Io stabilirò per voi un’alleanza eterna, / i favori assicurati a Davide. / Ecco, l’ho costituito testimone fra i popoli, / principe e sovrano sulle nazioni. / Ecco, tu chiamerai gente che non conoscevi; / accorreranno a te nazioni che non ti conoscevano / a causa del Signore, tuo Dio, / del Santo d’Israele, che ti onora. / Cercate il Signore, mentre si fa trovare, / invocatelo, mentre è vicino. / L’empio abbandoni la sua via / e l’uomo iniquo i suoi pensieri; / ritorni al Signore che avrà misericordia di lui / e al nostro Dio che largamente perdona. / Perché i miei pensieri non sono i vostri pensieri, / le vostre vie non sono le mie vie. Oracolo del Signore. / Quanto il cielo sovrasta la terra, / tanto le mie vie sovrastano le vostre vie, / i miei pensieri sovrastano i vostri pensieri. / Come infatti la pioggia e la neve scendono dal cielo / e non vi ritornano senza avere irrigato la terra, / senza averla fecondata e fatta germogliare, / perché dia il seme a chi semina / e il pane a chi mangia, / così sarà della mia parola uscita dalla mia bocca: / non ritornerà a me senza effetto, / senza aver operato ciò che desidero / e senza aver compiuto ciò per cui l’ho mandata».

Salmello V:  – Letto

S.            Benedetto il Signore, Dio di Israele:
                Egli solo compie prodigi.
T.            Benedetto il suo nome glorioso per sempre.
S.            Dio, dà al re il tuo giudizio,
                al figlio del re la tua giustizia;
                egli scenderà come pioggia sull’erba,
                come acqua che irrora la terra.
T.            Benedetto il suo nome glorioso per sempre.

VI LETTURA – del profeta Isaia

Così dice il Signore Dio: / «Lavatevi, purificatevi, / allontanate dai miei occhi il male delle vostre azioni. / Cessate di fare il male, / imparate a fare il bene, / cercate la giustizia, / soccorrete l’oppresso, / rendete giustizia all’orfano, / difendete la causa della vedova. / Su, venite e discutiamo / – dice il Signore –. / Anche se i vostri peccati fossero come scarlatto, / diventeranno bianchi come neve. / Se fossero rossi come porpora, / diventeranno come lana. / Se sarete docili e ascolterete, / mangerete i frutti della terra».

Salmo 41:  – Letto – Cantato

T.            L’anima mia ha sete del Dio vivente
                Quando vedrò il Suo volto?
‘1.           Come la cerva anela ai corsi d’acqua,
così l’anima mia anela a te, o Dio.

‘2.           L’anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente:
quando verrò e vedrò il volto di Dio?

‘3.           Le lacrime sono mio pane giorno e notte,
mentre mi dicono sempre: «Dov’è il tuo Dio?».

‘4.           Sia gloria al Padre, al Figlio, allo Spirito Santo:
                a chi era, è, e sarà nei secoli dei secoli

ANNUNCIO RISURREZIONE

                *** tre serie di campanelle ***

LAUDATE DOMINUM

Laudate Dominum, laudate Dominum
omnes gentes, alleluia.
Laudate Dominum, audate Dominum
omnes gentes, alleluia.

LETTURA – dagli Atti degli Apostoli

In quei giorni. Pietro parlò al popolo e disse: «Uomini d’Israele, ascoltate queste parole: Gesù di Nàzaret – uomo accreditato da Dio presso di voi per mezzo di miracoli, prodigi e segni, che Dio stesso fece tra voi per opera sua, come voi sapete bene –, consegnato a voi secondo il prestabilito disegno e la prescienza di Dio, voi, per mano di pagani, l’avete crocifisso e l’avete ucciso. Ora Dio lo ha risuscitato, liberandolo dai dolori della morte, perché non era possibile che questa lo tenesse in suo potere. Dice infatti Davide a suo riguardo: / “Contemplavo sempre il Signore innanzi a me; / egli sta alla mia destra, perché io non vacilli. / Per questo si rallegrò il mio cuore ed esultò la mia lingua, / e anche la mia carne riposerà nella speranza, / perché tu non abbandonerai la mia vita negli inferi / né permetterai che il tuo Santo subisca la corruzione. / Mi hai fatto conoscere le vie della vita, / mi colmerai di gioia con la tua presenza”».

Salmo 117: – letto

T:            Venite al Signore con canti di gioia.
Rendete grazie al Signore perché è buono,
perché il tuo amore è per sempre.
Dica Israele: “Il tuo amore è per sempre”.
T:            Venite al Signore con canti di gioia.
La destra del Signore si è innalzala
la destra del Signore ha fatto prodezze
Non morirò, ma resterò in vita
e annuncerò le opere del Signore.
T:            Venite al Signore con canti di gioia.
La pietra scartata dai costruttori
è diventata la pietra d’angolo
Questo è stato fatto dal Signore:
una meraviglia ai nostri occhi.
T:            Venite al Signore con canti di gioia.

EPISTOLA – Lettera di San Paolo ai Romani

Paolo, servo di Cristo Gesù, apostolo per chiamata, scelto per annunciare il vangelo di Dio – che egli aveva promesso per mezzo dei suoi profeti nelle sacre Scritture e che riguarda il Figlio suo, nato dal seme di Davide secondo la carne, costituito Figlio di Dio con potenza, secondo lo Spirito di santità, in virtù della risurrezione dei morti, Gesù Cristo nostro Signore; per mezzo di lui abbiamo ricevuto la grazia di essere apostoli, per suscitare l’obbedienza della fede in tutte le genti, a gloria del suo nome, e tra queste siete anche voi, chiamati da Gesù Cristo –, a tutti quelli che sono a Roma, amati da Dio e santi per chiamata, grazia a voi e pace da Dio, Padre nostro, e dal Signore Gesù Cristo!

Canto al Vangelo: ALLELUIA LOURDES
Alleluia, Alleluia, Alleluia, Alleluia
È Lui la vita dell’uomo,
è Lui la salvezza del mondo:
fratelli cantiamo al Risorto!
Alleluia, Alleluia, Alleluia, Alleluia

VANGELO – secondo Matteo

In quel tempo. Dopo il sabato, all’alba del primo giorno della settimana, Maria di Màgdala e l’altra Maria andarono a visitare la tomba. Ed ecco, vi fu un gran terremoto. Un angelo del Signore, infatti, sceso dal cielo, si avvicinò, rotolò la pietra e si pose a sedere su di essa. Il suo aspetto era come folgore e il suo vestito bianco come neve. Per lo spavento che ebbero di lui, le guardie furono scosse e rimasero come morte. L’angelo disse alle donne: «Voi non abbiate paura! So che cercate Gesù, il crocifisso. Non è qui. È risorto, infatti, come aveva detto; venite, guardate il luogo dove era stato deposto. Presto, andate a dire ai suoi discepoli: “È risorto dai morti, ed ecco, vi precede in Galilea; là lo vedrete”. Ecco, io ve l’ho detto».

Dopo promesse battesimali: CANTO DELL’ACQUA

L’acqua che sommerge il buio delle colpe
Scorre qui.
L’acqua che ci rende il cuore trasparente
Scorre qui.
È zampillo nato da roccia,
è sorgente di fecondità,
è fontana del tuo giardino,
onda di libertà.
L’acqua che ci immerge dentro la tua morte
Scorre qui.
L’acqua che ci dà la vita che risorge
Scorre qui.
È ruscello nato da piaga,
fresco fuoco che ci inonderà,
acqua viva e bianca rugiada,
goccia d’eternità.
L’acqua viva, grembo della vita nuova,
scorre qui.

Offertorio: BENEDETTO SEI TU

Benedetto sei Tu Dio dell’universo.
Dalla tua bontà
abbiamo ricevuto questo pane,
frutto della terra e del nostro lavoro,
lo presentiamo a Te
perché diventi per noi
cibo di vita eterna.
Benedetto sei Tu Dio dell’universo.
Dalla tua bontà
abbiamo ricevuto questo vino,
frutto della vite e del nostro lavoro,
lo presentiamo a Te
perché diventi per noi
bevanda di salvezza.
Benedetto sei Tu Signor! (2 volte)

Santo:   Rossi

Spezzare del pane:  IL MATTINO DI PASQUA
Oggi ancora fratelli ricordando quei giorni
ascoltiamo la voce del Signore tra noi!
E spezzando il suo pane
con la gioia nel cuore
noi cantiamo alla vita nell’attesa di lui!
Il Signore è risorto: cantate con noi!
Egli ha vinto la morte: alleluia!
Alleluia! Alleluia! Alleluia! Alleluia!

Comunione: COME FUOCO VIVO

Come fuoco vivo si accende in noi
Un’immensa felicità
che mai più nessuno ci toglierà
perché tu sei ritornato.
Chi potrà tacere da ora in poi
che sei tu in cammino con noi,
che la morte è vinta per sempre,
che ci hai ridonato la vita.

Spezzi il pane davanti a noi
mentre il sole è al tramonto:
ora gli occhi ti vedono,
sei tu! Resta con noi.

E per sempre ti mostrerai
in quel gesto d’amore:
mani che ancora spezzano
pane d’eternità.

NEI CIELI UN GRIDO’ RISUONÒ

Nei cieli un grido risuonò, Alleluia!
Cristo Signore trionfò: Alleluia!
Alleluia, Alleluia, Alleluia!
Morte di Croce egli patì: Alleluia!
Ora al suo cielo risalì: Alleluia!
Alleluia, Alleluia, Alleluia!
Cristo ora è vivo in mezzo a noi: Alleluia!
Noi risorgiamo insieme a lui: Alleluia!
Alleluia, Alleluia, Alleluia!
Tutta la terra acclamerà: Alleluia!
Tutto il tuo cielo griderà: Alleluia!
Alleluia, Alleluia, Alleluia!
Gloria alla santa Trinità: Alleluia!
Ora e per l’eternità: Alleluia!
Alleluia, Alleluia, Alleluia!

Finale: RISURREZIONE

Che gioia ci hai dato, Signore del cielo,
Signore del grande universo.
Che gioia ci hai dato vestito di luce,
vestito di gloria infinita
vestito di gloria infinita.
Vederti risorto, vederti Signore,
il cuore sta per impazzire,
tu sei ritornato, tu sei qui fra noi:
adesso ti avremo per sempre
adesso ti avremo per sempre.
Chi cercate donne quaggiù,
chi cercate donne quaggiù?
Quello che era morto non è qui,
è risorto, sì,
come aveva detto anche a voi.
Voi gridate a tutti che è risorto Lui,
a tutti che è risorto Lui.
Tu hai vinto il mondo Gesù,
tu hai vinto il mondo Gesù,
liberiamo la felicità
e la morte, no,
non esiste più, l’hai vinta tu
hai salvato tutti noi, uomini con te,
tutti noi, uomini con te.
Uomini con te, uomini con te
Che gioia ci hai dato,
ti avremo per sempre.